Per qualcuno la Dott.ssa Ilaria Capua, in quanto medico veterinario, dovrebbe occuparsi solo di animali…e, aggiungo io, fortunatamente ha deciso proprio di farlo partecipando allo “zoo” mediatico sul Covid-19 e su tutto ciò che ad esso è collegato. Grazie Dott.ssa Capua per i suoi interventi sempre pacati, chiari, semplici e che fanno capire finalmente dove ci sono certezze e dove ci sono ancora dubbi su questo virus, senza allarmismi ma neppure rassicurazioni fasulle. Grazie per i suoi aggiornamenti su quello che è effettivamente lo stato dell’arte e delle conoscenze sul Covid-19. Sentire parlare la Dott.ssa Capua mi ricorda i miei professori migliori …quelli che si capiva che conoscevano davvero la loro materia e dunque la sapevano anche spiegare e una volta a casa non dovevi quasi più studiarla. Io non voglio sembrare quella di parte pro Capua perché anche io donna e medico veterinario ma semplicemente conosco, come tutto il mondo, il suo curriculum vitae e non posso che sentirmi più che rappresentata da tale professionista per il suo specifico campo di competenza. Mi piacerebbe, soprattutto sulle reti pubbliche, vedere un coordinamento da parte di un comitato scientifico autorevole e istituzionale selezionato dal Governo, che si sieda prima che negli studi televisivi ad un unico tavolo di confronto per ragionare insieme su queste tematiche, condividerle e poi divulgarle in modo coerente a quelle che sono le conclusioni scientifiche più aggiornate e valide. E se questo tavolo non lo chiamerà il Governo allora mi piacerebbe che questi professionisti invece di rispondersi e attaccarsi via cavo o via web decidessero di sedersi comunque ad un tavolo comune per il bene di tutti noi. Sarebbe una bella lezione di umiltà e di professionalità che gli Ordini dei medici e quello dei Medici veterinari ad esempio chiedessero questo incontro almeno tra i professionisti più in auge in questo momento, televisivamente parlando. Abbiamo bisogno di rassicurazioni e non di continue incertezze che tra l’altro stanno spingendo molti a dubitare della scienza e a spegnere ogni connessione con l’informazione. Questo può diventare davvero molto pericoloso e lo dimostra il crescente numero dei negoziantisti per non dire i negazionisti che non vogliono credere più in niente…per ignoranza, per sfiducia, per ribellione.
Così mi unisco a quanto dichiarato dal Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva ( SIMeVeP) Antonio Sorice che appunto ha ribadito che “ Quando c’è intelligenza non si ergono barriere… si condividono i saperi” proprio per stimolare il dialogo e non la critica tra professionisti del settore . Diversi virologi hanno criticato l’intervento della dott.ssa Capua sulla 7 in merito al Covi-19 o meglio hanno provato a screditarne la credibilità in quanto non di un medico ma di un medico veterinario. Continua sempre il dott. Sorice dopo l’intervento del Dott. Bassetti a L’Aria che Tira “ci limitiamo a ricordare, a Bassetti & C, che i vaccini sono nati grazie allo studio delle malattie degli animali ed i Medici Veterinari sanno molto bene come si producono, come si usano e gli effetti del loro utilizzo… tutto questo per tutelare la salute degli animali e dell’uomo! I Medici Veterinari possono parlare di vaccini… eccome se ne possono parlare!!!”. Sorice da anni sta promuovendo, coinvolgendo tutte le categorie competenti, il concetto di One Health che è l’unica soluzione possibile per affrontare questa e prossime possibili pandemie.
Anche il responsabile scientifico della SIMeVeP Maurizio Ferri ha ribadito più volte che “La professione veterinaria si presenta ontologicamente con un forte accento One Health. Le esperienze fatte dai veterinari sul campo per la prevenzione e controllo delle infezioni zoonotiche (es. Salmonella e Campylobacter) e per la gestione delle passate epidemie animali (es. influenza aviaria, blue tongue, pesti suine, afta) e dei programmi di sorveglianza di virus emergenti o ri-emergenti della fauna selvatica, costituiscono un prezioso know-how funzionale alla gestione della pandemia Covid-19 e di quelle future. In un’ottica One Health queste attività necessitano di una più forte integrazione interdisciplinare (medicina veterinaria ed umana), che purtroppo fa fatica a strutturarsi centralmente all’interno del sistema sanitario pubblico”.
Termino con una dichiarazione rilasciata dal Presidente onorario della SIMeVeP Aldo Grasselli :
“In questo momento nelle aziende che stanno lavorando ai vaccini per COVID-19 hanno ai vertici dei veterinari: l’amministratore Pfizer è un veterinario, ma anche Peter Doherty, – premio Nobel per la Medicina per le ricerche sulle reazioni del sistema immunitario quando è attaccato da un virus, quindi utili alla produzione di vaccini, è un veterinario. Se un vaccino che funziona è stato fatto da un veterinario, Bassetti non si vaccinerà? Il problema è che i veterinari non fanno audience, fanno audience le polemiche”
E la dott.ssa Capua da professionista qual è, è tra quelli che vogliono “Abbattere le barriere obsolete che separano la salute di persone, piante, animali e ambiente” perché intende la salute circolare. Speriamo dunque che si crei al più presto possibile un tavolo di intesa tra professionisti che vogliano mettersi davvero al servizio del cittadino anche per quanto riguarda la corretta informazione con umiltà e coscienza. Questo è il mio augurio per il 2020 e questa è la mia richiesta alle Istituzioni pubbliche preposte alla salute e all’informazione pubblica.
Valentina Tepedino
Medico veterinario specializzata in prodotti ittici. Direttore del periodico Eurofishmarket, referente nazionale della SIMeVeP per il settore ittico e docente a contratto presso l’Università di Medicina Veterinaria di Bologna
Leggi l’articolo della SIMeVeP con l’intervista completa al Dott. Aldo Grasselli
Leggi l’articolo completo con l’articolo al Dott. Maurizio Ferri
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